Pubblicato il Decreto CER, oggi già in vigore
Milano, 24 gennaio – Un importante passo nel settore delle energie rinnovabili è stato annunciato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica: il decreto per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e l'autoconsumo diffuso è stato ufficialmente pubblicato ed entra in vigore dal 24 gennaio. Questo importante tassello normativo arriva in seguito all'approvazione del decreto da parte della Corte dei Conti e, precedentemente, della Commissione europea.
Il decreto prevede che il Ministero, in collaborazione con l'ARERA e il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), provveda all'emanazione, entro i prossimi 30 giorni, delle regole operative che disciplineranno le modalità e i tempi per il riconoscimento degli incentivi. Entro 45 giorni dalla definizione delle regole, il GSE dovrà poi attivare i portali per la presentazione delle richieste degli incentivi.
Il decreto introduce due modalità principali per incentivare le CER: un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili per impianti realizzati nei comuni con meno di cinquemila abitanti e una tariffa incentivante per l'energia rinnovabile prodotta e condivisa dai membri delle Comunità. Queste misure mirano allo sviluppo di cinque gigawatt di capacità produttiva da fonti rinnovabili.
Contributo a fondo perduto
L'incentivo è riservato esclusivamente agli investitori in impianti di energia rinnovabile con una potenza massima di 1 MW, che fanno parte di Comunità Energetiche e situati in Comuni con una popolazione inferiore ai 5.000 residenti. Questo contributo copre il 40% dei costi di installazione di tali impianti, ma entro determinati limiti:
- 1.500 euro/kW per impianti con potenza fino a 20 kW;
- 1.200 euro/kW per impianti con potenza tra i 20 kW e i 200 kW;
- 1.100 euro/kW per impianti con potenza tra i 200 kW e i 600 kW;
- 1.050 euro/kW per impianti con potenza tra i 600 kW e i 1.000 kW.
Tariffa Incentivante
La tariffa incentivante varia in funzione della capacità dell'impianto, che può essere minore di 200 kWp, tra 200 e 600 kWp, o maggiore di 600 kWp, ed è costituita da una parte fissa, che dipende dalla potenza dell'impianto (vedi tabella sotto) e da un importo variabile che cambia in base al prezzo zonale.
Potenza impianto |
Tariffa incentivante |
potenza < 200 kW | 80€/MWh + (0:40 €/MWh) |
200 kW < potenza < 600 kW | 70€/MWh + (0:40 €/MWh) |
potenza > 600 kW | 60€/MWh + (0:40 €/MWh) |
Viene inoltre applicato un extra basato sulla posizione geografica dell'impianto, con un incremento di 4 euro per MWh nelle regioni centrali (Lazio, Marche, Toscana, Umbria, Abruzzo) e di 10 euro per MWh in quelle settentrionali (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto). La potenza degli impianti finanziabile è pari a cinque Gigawatt complessivi, con un termine ultimo fissato alla fine del 2027.
Per supportare i cittadini e le aziende nel percorso di creazione delle CER, il GSE metterà a disposizione sul proprio sito web documenti, guide, e canali di supporto dedicati. È già disponibile una sezione FAQ per chiarire i dubbi e fornire indicazioni iniziali, e presto sarà aggiunto un simulatore per la valutazione energetica ed economica dei progetti. È già attiva anche una mappa interattiva delle cabine primarie a livello nazionale.
"L'entrata in vigore del nuovo decreto sulle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) segna un momento storico per il nostro Paese nel campo dell'energia sostenibile" - dichiara Vito Zongoli, CEO di SENEC Italia "Questa evoluzione normativa rappresenta una svolta decisiva per l'autoconsumo di energia rinnovabile in Italia e contribuisce significativamente al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità fissati per il 2030. In SENEC, abbiamo sempre creduto nell'importanza di queste comunità come catalizzatori di un cambiamento verso un sistema energetico più sostenibile e collaborativo, e con questo decreto, l'Italia si conferma ancora una volta come leader europeo in questo ambito. Le Comunità Energetiche giocano a favore dell'ambiente, perché incentivano la produzione di energia da fonti rinnovabili ed il massimo sfruttamento della stessa, dei cittadini, perché contribuiscono a rendere meno onerose le spese per l'energia e stimolano il senso di comunità e di condivisione, e per il sistema energetico stesso, perché favoriscono l'autoconsumo locale con un minor aggravio per la rete elettrica. Siamo felici di poter contribuire in modo significativo allo sviluppo di questi nuovi modelli energetici, grazie alla competenza che il team SENEC ha sviluppato e alle molteplici soluzioni che può proporre in questo ambito".
Prosegue Zongoli: "Il nostro impegno in SENEC è sempre orientato ad una visione di lungo termine, dove le comunità energetiche non sono solo un mezzo per produrre energia pulita, ma anche un potente strumento per rafforzare il legame sociale e promuovere una cultura di sostenibilità. Grazie alle nuove disposizioni, possiamo accelerare la nostra missione di supportare le famiglie e le aziende italiane nella transizione verso un futuro energetico più verde e autonomo. Con un approccio completo e innovativo, SENEC è in prima linea per offrire soluzioni avanzate e personalizzate che rispondono alle esigenze specifiche di ogni comunità."
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Domande frequenti
Domande frequenti
Una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è un’entità giuridica, solitamente un’Associazione, una Società Cooperativa o un Consorzio, costituita da un insieme di soggetti (PMI, enti pubblici locali o cittadini privati) che decidono di auto-produrre energia da fonti rinnovabili e di condividerla tra loro.
I vantaggi di far parte di una CER sono di diversa natura:
Economici: Aderendo a una CER, puoi beneficiare di contributi monetari per l'energia condivisa e guadagnare vendendo l'energia non utilizzata, riducendo così la tua bolletta energetica.
Ambientali: Partecipare a una CER significa supportare l'uso di energie rinnovabili, contribuendo direttamente alla diminuzione dell'impiego di combustibili fossili e delle emissioni nocive.
Benefici Sociali: Le CER promuovono un approccio di consumo energetico consapevole, stimolano la condivisione e favoriscono una distribuzione dell'energia più equa nella comunità.
Benefici di Sistema: Con le CER si incentiva la produzione e il consumo locale di energia, migliorando l'efficienza della rete elettrica, riducendo le perdite e aumentando la sicurezza dell'approvvigionamento energetico.
Per prima cosa bisogna individuare i potenziali aderenti e verificare che si trovino all’interno del perimetro afferente alla stessa cabina primaria. Successivamente si raccolgono le adesioni corredate dai POD e dei consumi al fine di dimensionare in modo ottimale l’intervento. A questo punto si costituisce l’entità legale “CER” e si firma l’atto costitutivo tra i membri fondatori, a cui va affiancato lo statuto, che va a dettagliare la composizione del patrimonio sociale e la destinazione di eventuali utili, i requisiti e le modalità per aderire alla CER, le modalità di costituzione e di funzionamento degli organi direttivi, le competenze degli stessi, la convocazione delle assemblee o riunioni consiliari e la validità delle rispettive delibere, le modalità di recesso o di esclusione dei soci, lo scioglimento della CER. Un terzo documento necessario per la realizzazione di una CER è il regolamento che definisce le modalità e le condizioni per la gestione della Comunità Energetica, nonché la ripartizione dei proventi ai soci. Tutti questi documenti devono essere trasferiti e approvati dal GSE. La Comunità energetica, infine, una volta costituitasi, dovrà acquisire, tramite apposito contratto, la disponibilità degli impianti da utilizzare per la produzione e la condivisione di energia.