CER

Comunità Energetiche

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Una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è un’entità giuridica, solitamente un’Associazione, una Società Cooperativa o un Consorzio, costituita da un insieme di soggetti (PMI, enti pubblici locali o cittadini privati) che decidono di auto-produrre energia da fonti rinnovabili e di condividerla tra loro.

Le CER rappresentano una nuova soluzione a disposizione di aziende e famiglie, per contrastare, in modo importante, l’aumento delle bollette elettriche e favorire un sistema energetico più sostenibile.

La normativa italiana che regola le CER include il Decreto Milleproroghe (DL 162/19), i Decreti Legislativi 199/2021 e 210/2021 e il Tiad (Testo Integrato per l’Autoconsumo Diffuso) del gennaio 2023 (leggi qui un approfondimento sulla legislazione).

I vantaggi

I vantaggi di far parte di una CER sono di diversa natura: economici, ambientali, sociali e di sistema.

  • Benefici economici

La normativa italiana vigente prevede un contributo monetario per ogni chilowattora di energia che i membri di una CER condividono tra loro, vale a dire quella quantità di energia che un membro produce ed un altro consuma entro un determinato periodo di tempo. A questo incentivo si somma il ricavo che la CER può ottenere vendendo alla rete elettrica l’energia prodotta e non consumata dai suoi membri. Questi introiti, che naturalmente variano a seconda dell’energia prodotta e condivisa, vengono ridistribuiti tra i membri (in percentuali diverse, stabilite dallo statuto della Comunità, a seconda che si tratti di un membro produttore o consumatore). Tutto ciò, si traduce in una riduzione delle bollette dei membri che può variare dal 20 al 50%.

Oltre al risparmio sui costi energetici garantito dagli incentivi statali, le CER possono offrire ai membri anche altri vantaggi economici, come ad esempio sconti o promozioni dedicate per l‘acquisto di beni o servizi

  • Benefici ambientali

Le CER favoriscono l’installazione di impianti ad energie rinnovabili e pulite e quindi una riduzione nell’utilizzo di combustibili fossili e delle rispettive emissioni dannose per l’ambiente e la salute dell’uomo.

  • Benefici sociali

Tramite le CER si promuove un consumo energetico più consapevole e attento, uno stile di vita orientato alla condivisione ed una generazione elettrica più distribuita ed equa.

  • Benefici di sistema

Le CER incentivano la produzione ed il consumo locali di energia, riducendo in questo modo le perdite di rete e quindi rendendo il sistema elettrico più efficiente e meno costoso, nonché rendendo più sicuro l’approvvigionamento energetico.

joint venture senec p4e

Come creare una CER

 

La creazione e l’amministrazione di una CER richiedono competenze di diversa natura (clicca qui per un approfondimento) – e per questo è importante affidarsi a realtà capaci di fornire un servizio a 360° ed accompagnare i potenziali membri in tutto il percorso di realizzazione e di gestione.

Efficienza Facile, la joint-venture nata tra SENEC e Partners4Energy, assicura al cliente il supporto in tutte le fasi del progetto, dalla consulenza iniziale sulla migliore configurazione al set contrattuale per la costituzione e conduzione della Comunità, dalla progettazione e realizzazione degli impianti alla cessione in affitto degli impianti stessi, dalla rendicontazione al GSE fino alla distribuzione degli incentivi ai membri.

ppa

Perchè conviene

 

Gli incentivi statali per una CER sono erogati sulla base della quantità di energia auto-consumata dai membri, vale a dire il minimo tra l’energia elettrica immessa e l’energia elettrica prelevata ai fini della condivisione dai componenti della Comunità. In linea generale, quindi, la convenienza economica di una CER si realizza quando questi incentivi sono superiori ai costi di creazione e gestione della Comunità stessa. 

L’entità di questa convenienza per i singoli membri dipende dalla configurazione della CER, e quindi da quanti produttori, prosumer e consumatori essa include e dal totale dell’energia che essi condividono, nonché dalle modalità previste di suddivisione degli incentivi tra i membri.

Mappa cabine primarie CER

Come identificare i membri

Una volta raccolte le manifestazioni di interesse, bisogna verificare diverse condizioni. La prima è l’appartenenza dei membri ad una delle categorie di soggetti ammessi a far parte della CER (persone fisiche, enti territoriali, enti religiosi e di ricerca e PMI); la seconda risponde al criterio di “vicinanza”, che impone che i POD dei membri siano connessi a reti elettriche di bassa tensione alimentate dalla medesima cabina di trasformazione primaria di media/alta tensione. Per verificare la cabina primaria di appartenenza del proprio contatore elettrico, è possibile utilizzare l’apposita mappa interattiva presente su sito del GSE. Infine, il terzo requisito riguarda il numero minimo dei membri (almeno due) e la possibilità di disporre di almeno un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili.

Un esempio

Un esempio può dare un’idea del possibile risparmio conseguibile da una CER nel suo complesso.
Prendiamo il caso di due membri consumatori, una scuola e una palestra, che annualmente pagano una bolletta complessiva di 100.651€ e decidono di creare una CER concedendo i propri tetti per l’installazione di un impianto fotovoltaico da 200 kWp a SENEC che affitta l’impianto stesso alla CER.

Dell’energia prodotta dall’impianto (280.000 kWh), l’83% viene auto-consumata dai due membri della CER (232.400 kWh) e quindi su questa sono erogati gli incentivi statali.

Agli incentivi vanno sommati i ricavi per la vendita dell’energia e sottratti poi i costi di affitto dell’impianto e di gestione della CER: da questo calcolo si arriva ad un importo di 0,12 €/kWh, che moltiplicato per l’energia auto-consumata dai due membri porta ad un introito di 27.888€, equivalente ad un risparmio complessivo sulla bolletta del 28%.