Batterie d’accumulo per fotovoltaico esistente: si può fare
Scegliere una batteria d'accumulo per sfruttare al massimo il proprio impianto fotovoltaico oggi non significa solo voler risparmiare, ma anche agire in direzione della salvaguardia dell’ambiente che ci circonda.
Meno spese per le bollette e meno inquinamento passano attraverso la tecnologia d’accumulo fotovoltaico. Come fare se hai già i pannelli per la produzione di energia elettrica?
Oggi l’indipendenza energetica non è più un sogno, ma un obiettivo tangibile: se sei già in possesso di un impianto fotovoltaico, infatti, aggiungendo una batteria d’accumulo puoi raggiungere fino all’80% di autosufficienza energetica.
Attraverso le batterie d’accumulo per fotovoltaico esistente, delle quali trovi le principali caratteristiche in questo articolo, puoi infatti trattenere l’energia prodotta in eccesso dal fotovoltaico durante le ore del giorno e riutilizzarla quando ti serve, anche di sera o di notte. Vediamo come integrarle al tuo impianto esistente.
Batterie d’accumulo per fotovoltaico esistente: adempimenti legislativi
Sul piano pratico, le batterie d’accumulo sono installabili su tutti gli impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica. Guarda anche questo approfondimento completo sull'accumulo fotovoltaico.
Ma attenzione: come meglio illustrato di seguito, per alcuni impianti incentivati con il primo Conto Energia vi sono alcune avvertenze importanti.
Impianto incentivato in Conto Energia
Come specificato dalle Regole Tecniche del GSE sull'integrazione dei sistemi di accumulo nel sistema elettrico nazionale, i proprietari di impianti fotovoltaici "che beneficiano di incentivi o di regimi commerciali speciali (ritiro dedicato e scambio sul posto) possono installare sui medesimi impianti sistemi di accumulo in conformità alla disciplina di settore".
Tuttavia, in un caso non conviene installare un sistema d’accumulo, perché porterebbe alla perdita degli incentivi: stiamo parlando di impianti FV di potenza fino a 20 kW, operanti in scambio sul posto e che beneficiano degli incentivi di cui ai DDMM 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006 (primo Conto Energia). In questo caso, infatti, "l'installazione di sistemi di accumulo non è compatibile con l’erogazione degli incentivi stessi".
Regole tecniche per l'installazione di un sistema di accumulo su impianto FV esistente
Da un punto di vista operativo, i sistemi di accumulo devono essere installati nel rispetto delle norme CEI di riferimento e delle disposizioni sul servizio di connessione, trasmissione, distribuzione, misura e dispacciamento dell’energia elettrica previste nei provvedimenti dell’Autorità per l'Energia.
Si applicano inoltre le regole del Testo Integrato Connessioni Attive (TICA), che prevedono di:
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presentare una domanda di connessione all'impresa distributrice competente per ambito territoriale (con il supporto di una società specializzata nel settore)
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effettuare la registrazione dell’impianto presso il sistema Gaudì (Gestione Automatica Unica degli Impianti) sul sito www.terna.it
Le Regole Tecniche del GSE specificano anche in quali casi è necessario installare le apparecchiature di misura per quantificare l’energia prodotta e immessa in rete, assorbita e rilasciata da sistemi di accumulo.
Infine, è necessario inviare una comunicazione al GSE entro 60 giorni dall’entrata in esercizio del sistema di accumulo.
In tutte queste procedure burocratiche, un tecnico qualificato saprà darti tutto il supporto necessario.
Detrazione fiscale per accumulo installato su impianto fotovoltaico esistente
La circolare 7E del 27 aprile 2018 dell'Agenzia delle Entrate ha stabilito che l'installazione di un sistema di accumulo su un impianto già esistente consente di accedere alla detrazione fiscale del 50% prevista per gli interventi di ristrutturazione edilizia e risparmio energetico, in quanto l'accumulo è considerato un elemento funzionalmente collegato all'impianto fotovoltaico stesso.
Tuttavia, in una circolare successiva (circolare 13/E, pag. 267), l'Agenzia ha aggiunto che: "L’installazione successiva del sistema di accumulo non dà diritto alla detrazione nel caso in cui l’impianto fotovoltaico non sia stato ammesso alla detrazione in quanto oggetto di tariffe incentivanti".
Questa specifica poco chiara ha aperto la strada a diverse interpretazioni (sembra infatti che il limite si ponga solo per quegli impianti FV che, all'epoca dell'installazione, hanno potuto accedere agli incentivi in conto energia, ma non alle detrazioni fiscali) e ad un lungo confronto con le associazioni di categoria che non ha ancora portato ad un chiarimento finale. Per maggiori delucidazioni, ti consigliamo di rivolgerti ad un consulente fiscale.
Suggerimenti sulla scelta dell'accumulo per impianto fotovoltaico esistente
Nel caso di impianto fotovoltaico esistente, ti consiglio di scegliere un sistema di accumulo con le seguenti caratteristiche:
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Collegabile lato corrente alternata (AC)
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Compatibile con ogni modello di inverter fotovoltaico
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Installabile sia in caso di impianto elettrico monofase che trifase
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Dotato di sistema di monitoraggio che permette di controllare le prestazioni dell'impianto fotovoltaico oltre che dell'accumulo
Quanto si riduce la bolletta?
Più energia riesci ad auto-produrre ed auto-consumare, meno ne dovrai acquistare (a prezzo sempre crescente) dalla rete. Questo avrà come risultato una bolletta sempre più prossima allo zero.
Installare le batterie d’accumulo per fotovoltaico esistente ti permette di poter sfruttare in ogni momento e gratuitamente l’energia che produci, senza doverti preoccupare della tariffa elettrica, del consumo degli elettrodomestici o della fascia oraria in cui li utilizzi, perché stai sempre utilizzando la tua energia gratuita che prima cedevi alla rete!
Guardiamo un po’ di numeri: un sistema di accumulo medio e ben dimensionato può farti risparmiare fino all’80%. Inoltre, esiste anche una formula per azzerare completamente la bolletta per due anni. Scoprila qui.
A questo punto non ti resta che scoprire i prezzi per sfruttare al massimo le potenzialità del tuo impianto fotovoltaico.
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