Accumulatori di corrente per la casa: 6 punti a favore dell'acquisto
Per un nucleo familiare che non consuma immediatamente tutta l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico, gli accumulatori di corrente per la casa sono la soluzione intelligente per potenziare l’autoconsumo e non ricorrere alla rete elettrica nazionale.
La possibilità di poter contare sull’autoproduzione di energia elettrica rappresenta un grande risparmio economico. C’è solo un problema: i pannelli solari funzionano durante le ore di luce e i consumi si concentrano, spesso, nelle ore serali: da qui nasce l’esigenza di un sistema che possa immagazzinare l'energia prodotta: un accumulatore di corrente per la casa. Come funziona?
Avere un accumulatore di energia elettrica significa avere energia solare disponibile sempre, h24, e aumentare al massimo l’autoconsumo, che è il modo migliore per rendere ancor più vantaggioso un impianto fotovoltaico. Al riguardo, leggi questo approfondimento interessante La verità nascosta sull'indipendenza energetica domestica.
Accumulatori di corrente per la casa: cosa c'è da sapere sul funzionamento
Come funziona un accumulatore di corrente?
L’energia prodotta dall'impianto solare che non viene immediatamente utilizzata in casa viene convogliata nell'accumulatore di corrente che la immagazzina, per poi rilasciarla quando ce n’è bisogno, anche quando l'impianto fotovoltaico fermo, come di sera e di notte, o produce energia non sufficiente a coprire i consumi, come ad esempio in giornate piovose.
Il cuore pulsante degli accumulatori di corrente elettrica per la casa è il software che indica all'accumulatore quando è il momento di entrare in azione e quale azione compiere in base al fabbisogno: immagazzinare energia, fornirla alla rete domestica o cederla alla rete pubblica. Il sistema è progettato per gestire in modo intelligente i flussi di corrente: nel momento in cui la produzione dell'impianto fotovoltaico eccede i consumi, questo surplus di energia viene inviato alle batterie per poi essere prelevato quando serve, "in differita" rispetto alla produzione. E quando la batteria è completamente carica? In questo caso, l'energia in eccesso viene trasferita alla rete elettrica pubblica. Se i consumi elettrici in casa dovessero superare anche la quantità di energia immagazzinata nelle batterie, l’energia necessaria sarà prelevata dalla rete elettrica nazionale al prezzo presente sul contratto con il fornitore (ma riguarderà solo una piccola percentuale - il 10/20% - dell'energia consumata).
Si calcola infatti che un sistema formato da impianto fotovoltaico + batteria d’accumulo permetta di risparmiare fino al 90% dei costi in bolletta.
Per ciò che concerne un ottimo funzionamento dell’accumulatore sono importanti diversi fattori, come ad esempio il dimensionamento dell’impianto fotovoltaico, la capacità della batteria, la loro qualità e garanzie, il monitoraggio.
Qui un approfondimento totale sul funzionamento di un impianto fotovoltaico con accumulo.
Accumulatore di corrente: i 6 punti a favore dell'acquisto
I vantaggi di avere un accumulatore di corrente per la propria abitazione sono molteplici:
-
Risparmio economico
Grazie al sistema di accumulo, riduci la quantità di energia da acquistare dalla rete: gli aumenti del prezzo dell’energia non saranno più un problema. Per quantificare il risparmio, considera che una famiglia media spende 40.000 euro il bolletta in 25 anni: un bel debito energetico che può ridursi drasticamente grazie al fotovoltaico con accumulo. -
Energia sempre disponibile
Immagazzinando l’energia verde prodotta ma non consumata al momento, avrai una scorta sempre disponibile - 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 - e anche una più elevata potenza disponibile. Non ti dovrai quindi più preoccupare dei consumi elettrici! -
Salvaguardia dell’ambiente
Aumentando l’autoconsumo e sfruttando al massimo l’energia pulita e rinnovabile del sole, contribuirai a ridurre le emissioni inquinanti nell'atmosfera. -
Aumento valore immobile
Un sistema fotovoltaico con accumulo aumenta l'autosufficienza energetica della casa e, di conseguenza, il suo valore. Se abbinato alla pompa di calore aumenta inoltre la classe energetica dell’immobile. -
Predisposizione al sistema energetico futuro
Gli accumulatori migliori sono già predisposti per sostenere le prossime evoluzioni del sistema elettrico: mobilità elettrica, domotica, servizi di bilanciamento alla rete. Qui una lettura interessante su questi servizi: Accumulo fotovoltaico vantaggi 2020 servizi di bilanciamento di rete.
-
Monitoraggio del sistema
I sistemi d'accumulo più avanzati sono dotati di monitoraggio integrato, per controllare sempre e ovunque il funzionamento delle batterie, dell’impianto fotovoltaico e il consumo energetico. Il sistema di monitoraggio consente di eseguire anche gli aggiornamenti ed eventuali interventi di manutenzione da remoto.
Un accumulatore di corrente per la casa, in conclusione, è davvero un condensato di molteplici vantaggi: una spesa che quindi si rivela un vero e proprio investimento, sia per quanto riguarda il lato economico che per l’impatto ambientale.
Per rientrare ancora più velocemente dai costi iniziali, ci sono delle imperdibili opportunità fiscali che permettono di avere indietro il 50% dell'investimento o addirittura il 110%.
Quali accumulatori di energia scegliere
1. Chimica dei componenti
Dopo l'affacciarsi sul mercato delle batterie al piombo acido diversi anni fa, oggi in commercio si trovano quasi esclusivamente batterie al litio dal momento che sono vantaggiose per quanto riguarda durata, efficienza e sicurezza.
Leggi qui un approfondimento sulle migliori batterie al litio per fotovoltaico.
2. Capacità
Bisogna scegliere una capacità di accumulo (kWh) adeguata alle tue esigenze: sottodimensionamento e sovradimensionamento dell'impianto non portano alcun vantaggio, anzi. Sottodimensionare il sistema per risparmiare sulla spesa finale porterebbe a non avere energia a sufficienza per le esigenze della tua famiglia, oppure, al contrario, sovradimensionare il sistema per essere più sereni sulla quantità di energia disponibile porterebbe a una spesa sproporzionata rispetto al fabbisogno. Occorre prima di tutto valutare i consumi elettrici effettivi e previsti nel prossimo futuro (quanto e quando si consuma) per capire l'effettiva convenienza di un sistema di accumulo e per poterlo dimensionare correttamente: per questo affidati ad un installatore competente.
Valuta inoltre la modularità del sistema: ci sono accumulatori che consentono di aggiungere una o più batterie in momenti successivi alla prima installazione, in modo da adeguare la capacità di accumulo in caso quella installata inizialmente si riveli insufficiente.
3. Profondità di scarica (DoD - Depth of Discharge)
Questo è un parametro che indica, in percentuale, quanta energia, rispetto a quella nominale, la batteria è in grado di fornire: più si avvicina al 100%, più la batteria sarà capiente. Altrimenti, controlla la capacità di accumulo netta del sistema: è quella l'energia che la batteria è in grado effettivamente di accumulare.
4. Potenza di scarica
È la potenza che la batteria è in grado di erogare al momento della scarica. Questo dato, espresso in W, rappresenta la potenza massima che si può utilizzare in più rispetto a quella del contatore domestico.
5. Efficienza energetica
Non è altro che il rapporto tra l’energia scaricata e quella utilizzata per ripristinare lo stato iniziale. Nelle migliori batterie al litio questo valore, espresso in percentuale, supera il 90%.
6. Numero di cicli di carica/scarica
Più questo numero è alto, maggiore sarà la durata della batteria. Per fare un esempio pratico, i migliori sistemi di accumulo sono in grado di sostenere fino a 12.000 cicli di ricarica. Ipotizzando un ciclo di carica/scarica al giorno, si parla di oltre 30 anni!
7. Garanzia
In fase di acquisto è bene verificare per quanti anni è garantito il sistema di accumulo ed eventualmente se è possibile stendere il periodo di copertura. Le migliori batterie sono garantite fino a 20 anni.
8. Capacità residua minima
Ricorda: oltre alla durata della garanzia, devi controllare anche la capacità residua minima indicata sulla scheda tecnica, ossia la percentuale di capacità di accumulo garantita una volta nel periodo di garanzia.
9. Optional
Le batterie migliori sono inoltre dotate di vari optional, che potrebbero essere utili, quali l’alimentazione di back-up, che garantisce una certa disponibilità di energia in caso di blackout elettrico. In fase di scelta puoi verificare anche queste opzioni.
Un altro componente molto importante è costituito dal sistema di monitoraggio, che i migliori accumulatori hanno integrato. Tale sistema consente di controllare il buon funzionamento dell'accumulo e dell'impianto fotovoltaico, di intervenire tempestivamente in caso di anomalie e di effettuare molti interventi di manutenzione e gli aggiornamenti da remoto.
10. Modalità operativa
Un ulteriore elemento da considerare nella scelta dell’accumulatore di energia elettrica è la modalità operativa:
-
AC, in corrente alternata
Questa è la soluzione preferibile nel caso tu abbia già un impianto fotovoltaico sul tetto. -
DC, in corrente continua
Nel caso invece tu non abbia ancora un impianto fotovoltaico, puoi valutare entrambe le soluzioni, anche con inverter integrato (sistema di accumulo ibrido). In questo articolo viene spiegato bene cos’è e come funziona un Inverter fotovoltaico ibrido.
Integrazioni con altre tecnologie
In ultimo, ma non in ordine di importanza, verifica che il sistema di accumulo sia predisposto per dialogare con altre tecnologie che sono o diventeranno presto parte integrante della quotidianità. Stiamo parlando della e-mobility, della domotica, dei servizi di bilanciamento alla rete elettrica. Non sottovalutare il vantaggio, ad esempio, di poter fare il pieno di energia ogni giorno a costo zero alla tua auto elettrica. Puoi arrivare anche ad azzerare le tue bollette del gas.
Articoli correlati
Risparmio fotovoltaico: esempi e calcoli per capire quanto risparmi con il fotovoltaico e in alcuni...
Vuoi dare un taglio alle bollette? Collega i pannelli solari fotovoltaici con l'accumulo e...