Firmato il decreto attuativo per il Piano Transizione 5.0
È stato firmato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze il decreto interministeriale per l’attuazione del Piano Transizione 5.0.
L’obiettivo del Piano è favorire l’efficientamento energetico delle aziende in modo da risparmiare 0,4 milioni di tep ("tonnellate equivalenti di petrolio": la quantità di energia ottenuta dalla combustione di una tonnellata di petrolio) entro il 2026.
Il Piano, per il quale il governo ha stanziato un fondo di 6,3 miliardi di euro, incentiva gli investimenti per la transizione energetica e digitale delle imprese italiane attraverso il sistema del credito d’imposta con una percentuale che può raggiungere il 45% delle spese sostenute.
Come anticipato nelle bozze, il decreto ha confermato la retroattività della misura e potranno quindi essere agevolati i progetti di efficientamento energetico effettuati dall'1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2025. Gli incentivi sono applicabili a beni materiali e immateriali nuovi e strumentali all'esercizio dell'impresa che permettano all'azienda di ridurre i consumi energetici del 3% sul totale dell'attività o del 5% sui processi interessati dall'investimento.
Tra gli investimenti incentivabili il decreto contempla anche quelli in impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili destinati all’autoconsumo aziendale, inclusi i sistemi di accumulo. I moduli fotovoltaici utilizzati nei progetti devono essere prodotti negli Stati membri dell’Unione europea e iscritti al registro ENEA. Devono inoltre rispettare uno dei seguenti requisiti minimi di efficienza:
- 21,5% a livello di modulo;
- 23,5% a livello di cella;
- 24% per i moduli composti da celle bifacciali ad eterogiunzione di silicio o tandem.
Le spese per gli impianti realizzati con le ultime due tipologie di moduli concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo pari rispettivamente al 120% e 140% del loro costo.
La producibilità massima dell'impianto non dovrà superare di oltre il 5% il fabbisogno energetico della struttura produttiva - che verrà calcolato sulla media dei consumi annui dell'impresa prima del progetto di efficientamento.
Le aziende che intendono richiedere il credito d'imposta devono presentare i progetti tramite la sezione “Transizione industria 5.0” del sito del GSE che verrà attivata appositamente.