Vendita energia fotovoltaico: come funziona?
La vendita energia fotovoltaico rappresenta oggi una delle soluzioni più interessanti per chi desidera massimizzare il rendimento del proprio impianto solare. Quando un sistema fotovoltaico produce più energia di quella consumata, infatti, l’eccesso può essere immesso nella rete elettrica nazionale, per generare un guadagno.
Questa opportunità si è sviluppata grazie a meccanismi regolamentati, che permettono ai produttori di energia – sia privati che aziende – di vendere l’energia in surplus al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) o direttamente sul mercato libero.
Con il progresso delle tecnologie di accumulo e la crescente attenzione alle fonti di energia rinnovabile, del resto, la vendita dell’energia solare si è trasformata in un elemento chiave del mercato energetico. Comprendere come funziona questo meccanismo, dunque, consente di sfruttare al meglio il proprio investimento e contribuire alla transizione verso un sistema energetico più sostenibile.
Come funziona la vendita dell’energia elettrica?
Per vendere energia fotovoltaico, è necessario comprendere il funzionamento del processo e i meccanismi regolamentati che lo rendono possibile.
Quando un impianto produce più energia di quella necessaria al consumo diretto, la quantità in eccesso viene immessa nella rete elettrica. Questa energia non utilizzata può essere ceduta e generare un ritorno economico per il proprietario dell’impianto.
Il sistema si basa su due modalità principali: il Ritiro Dedicato (RID) e, fino alla sua cessazione, lo Scambio sul Posto (SSP). Nel primo caso, l’energia viene venduta al GSE, che la acquista e la remunera secondo tariffe stabilite annualmente dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Lo Scambio sul Posto, invece, prevede un meccanismo di compensazione tra l’energia immessa e quella prelevata, ma non sarà più disponibile dal 31 dicembre 2024.
Il vantaggio del sistema di vendita tramite il GSE risiede nella semplificazione: i produttori di energia non devono preoccuparsi di gestire contrattazioni con operatori di mercato, poiché lo stesso GSE garantisce un compenso sicuro e trasparente.
Cosa cambia nei sistemi con accumulo?
I sistemi di accumulo hanno introdotto una nuova dimensione nella gestione dell’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici. Queste tecnologie, infatti, permettono di immagazzinare l’energia in eccesso per utilizzarla in un momento successivo, anziché immetterla immediatamente nella rete elettrica.
Per chi opta per la vendita, l’uso di un accumulatore cambia il bilanciamento tra l’energia venduta e quella destinata all’autoconsumo. L’energia conservata nelle batterie non viene immessa nella rete, limitando i guadagni derivanti dalla vendita al GSE.
Tuttavia, l’accumulo comporta vantaggi significativi per l’autosufficienza: l’energia prodotta durante il giorno può essere utilizzata nelle ore serali o notturne, riducendo i prezzi per l’energia prelevata dalla rete.
Nonostante i costi iniziali di installazione di un sistema di accumulo siano elevati, nel tempo possono rappresentare un buon investimento per chi desidera ridurre al minimo i consumi dalla rete elettrica.
Quali sono i vantaggi della vendita al GSE?
Vendere energia elettrica al GSE offre una serie di vantaggi concreti. Questo sistema, infatti, consente di massimizzare il valore dell’energia prodotta in eccesso, semplificando le procedure e garantendo una gestione trasparente:
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Riduzione delle incombenze burocratiche. Il GSE si occupa di tutte le procedure amministrative, permettendo ai produttori di concentrarsi esclusivamente sulla gestione dell’impianto.
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Pagamenti regolari e sicuri. Le tempistiche per la remunerazione sono certe, con un sistema che garantisce entrate stabili e prevedibili.
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Possibilità di valorizzare ogni kWh prodotto. L’energia immessa in rete ottiene una remunerazione adeguata, massimizzando il guadagno del produttore.
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Accessibilità per diverse tipologie di produttori. Privati, aziende e grandi impianti possono beneficiare del sistema, adattandosi facilmente alle diverse esigenze.
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Sostegno alla transizione energetica. Contribuire al fabbisogno nazionale con energia rinnovabile è un modo per supportare la sostenibilità ambientale e ridurre le emissioni di CO2.
Quanto si guadagna vendendo energia con fotovoltaico?
Stimare i guadagni derivanti dalla vendita corrente da fotovoltaico dipende da diversi fattori. Tra questi, i principali sono la quantità di energia immessa in rete, le tariffe applicate e la dimensione dell’impianto:
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Quantità di energia immessa. Più un impianto produce energia e meno ne consuma, maggiore sarà la quota di energia vendibile alla rete. Impianti di grandi dimensioni, come quelli industriali, tendono a generare volumi significativi, incrementando i ricavi.
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Tariffe applicate. Le remunerazioni per ogni kilowattora immesso sono influenzate dal Prezzo Zonale Orario o da eventuali prezzi garantiti stabiliti annualmente. Queste tariffe possono variare nel tempo e sono legate al mercato energetico.
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Dimensione dell’impianto. Gli impianti più piccoli possono generare ricavi contenuti ma costanti, mentre quelli più grandi, che producono energia in eccesso rispetto al consumo, hanno potenzialmente margini di guadagno più elevati.
Come vendere l'energia prodotta da fotovoltaico: scambio sul posto e ritiro dedicato
Vendere energia prodotta da un impianto fotovoltaico può avvenire attraverso due modalità principali, ciascuna con caratteristiche e obiettivi specifici: lo scambio sul posto e il ritiro dedicato.
Lo scambio sul posto è stato uno dei sistemi più diffusi per la gestione dell’energia fotovoltaica in eccesso. Consisteva in un meccanismo di compensazione, in cui l’energia immessa in rete veniva "scambiata" con quella prelevata nei momenti di necessità.
Questo sistema era particolarmente vantaggioso per gli impianti residenziali, poiché consentiva di ridurre la bolletta elettrica, ma non generava un guadagno diretto. È importante sottolineare che il meccanismo dello scambio sul posto è destinato a cessare entro il 2024.
Il ritiro dedicato, invece, è un sistema di vendita diretta. Attraverso questo meccanismo, l’energia immessa in rete viene ceduta al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che la acquista a tariffe stabilite annualmente. Tale modalità si distingue per la semplicità gestionale: il GSE si occupa delle pratiche amministrative e garantisce pagamenti regolari.
Aderire al ritiro dedicato è particolarmente utile per impianti di medie e grandi dimensioni, che producono un surplus energetico significativo. La vendita al GSE permette di trasformare ogni chilowattora immesso in rete in una fonte di guadagno, con un sistema trasparente e centralizzato.
La vendita dell'energia elettrica è solo per il fotovoltaico privato?
La vendita dell’energia elettrica, oggi, non è limitata esclusivamente al settore residenziale. Questo meccanismo, infatti, è valido sia per impianti fotovoltaici installati nelle abitazioni che per sistemi più grandi, come quelli appartenenti ad aziende, enti pubblici o attività commerciali.
La vendita energia elettrica fotovoltaico privato, innanzitutto, rappresenta un modo per monetizzare l’eccesso di produzione, contribuendo a recuperare l’investimento iniziale e a ridurre i costi legati al consumo di energia.
Allo stesso modo, nel caso di impianti aziendali, spesso di dimensioni medio-grandi, il surplus energetico immesso nella rete può tradursi in ricavi significativi, migliorando la sostenibilità economica delle operazioni e favorendo il passaggio a fonti rinnovabili.
Perché vendere l’energia elettrica può costituire un’ottima opportunità
La vendita dell’energia elettrica, quindi, rappresenta un modo efficace per ottimizzare l’utilizzo di un impianto fotovoltaico, valorizzando ogni chilowattora prodotto. Si tratta di una soluzione che coniuga vantaggi economici e ambientali, contribuendo alla diffusione delle energie rinnovabili e al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.
Che si tratti di un piccolo impianto residenziale o di un sistema di grandi dimensioni, la possibilità di vendere energia consente di generare un ritorno tangibile e, al contempo, di supportare un modello energetico più pulito e virtuoso. Investire nel fotovoltaico, infine, non significa solo risparmiare, ma anche partecipare attivamente a un cambiamento positivo per il futuro.
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