PPA: significato, normativa e vantaggi

Il continuo rincaro dei prezzi dell'energia, la dipendenza energetica dagli altri Paesi e quindi dagli equilibri geopolitici, il cambiamento climatico e l'inquinamento ambientale sono realtà sempre più critiche. In questo scenario, il modo migliore per mettersi al riparo dalle incertezze e contrastare gli aumenti del prezzo dell’energia, nonché per garantire una maggiore salvaguardia del pianeta, è investire nel fotovoltaico. Questo è quanto mai vero anche per le aziende italiane, che, oltre all'opzione di installare un impianto fotovoltaico di proprietà, possono oggi scegliere anche di costituire una Comunità Energetica Rinnovabile o aderire ad un PPA (Power Purchase Agreement). Quest’ultimo, in particolare, è una soluzione innovativa per le imprese, ancora poco comune in Italia, che permette alle stesse di conseguire molti vantaggi con pochi rischi. Sai di cosa si tratta? Power Purchase Agreement: scoprine significato, normativa e vantaggi.

Se, solitamente, gli investimenti nel fotovoltaico sono associati agli incentivi statali, i PPA rappresentano uno strumento che consente alle aziende di godere dei benefici del fotovoltaico anche in assenza di agevolazioni previste dallo Stato.

Indice dei contenuti:

• PPA: significato

• Normativa

• Plus per le aziende

• Criticità e soluzioni

PPA: significato

L’acronimo PPA sta per Power Purchase Agreement, letteralmente “contratto di acquisto di energia elettrica”. Si tratta infatti di un contratto bilaterale di acquisto di energia da fonti rinnovabili a lungo termine, a prezzo fisso, che avviene tra un soggetto produttore di energia e un acquirente, solitamente un’azienda con grossi consumi energetici. A fronte della fornitura energetica, l'azienda mette a disposizione del produttore una superficie per l'installazione di un impianto di produzione energetica rinnovabile. L'azienda acquirente, quindi, non deve sostenere alcun investimento monetario, ma solamente dare in concessione un'area disponibile per installare l'impianto. La durata tipica del contratto è di 10-15 anni e la proprietà degli asset viene trasferita al cliente al termine della durata dell’accordo. Trattandosi di un contratto bilaterale, il PPA è estremamente flessibile e personalizzabile, potendo assumere diverse forme e adattandosi alle esigenze delle parti aderenti.

Normativa

In Italia il quadro normativo e regolatorio dei PPA era l’art. 18 del Decreto FER1 (2019), recentemente abrogato e sostituito dall’art. 28 del Decreto Legislativo 8 novembre 2021, n. 199, dal titolo “Attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili". Tale decreto si pone l’obiettivo di accelerare il percorso di crescita sostenibile del nostro Paese delineando gli strumenti, gli incentivi e il quadro istituzionale necessari per raggiungere gli obiettivi di incremento della quota di energia da rinnovabili entro il 2030. In merito ai PPA, il Decreto ha previsto che gli enti preposti si attivino per l'implementazione di piattaforme e strumenti per incentivare il ricorso a questi contratti di fornitura di energia. In particolare, nell’articolo 28, si prevede che:

• GME (Gestore dei Mercati Energetici) realizzi una bacheca informativa per promuovere e facilitare l'incontro tra le parti potenzialmente interessate alla stipula di un PPA;
• il Ministero della Transizione Ecologica fornisca indirizzi al GME stesso affinché sia sviluppata una piattaforma di mercato organizzato, a partecipazione volontaria, per la negoziazione di contratti a lungo termine di energia da fonti rinnovabili;
• Consip definisca, con il supporto del GSE, degli strumenti di gara per la fornitura di energia da fonti rinnovabili alla Pubblica Amministrazione attraverso schemi di accordo per la compravendita di energia elettrica di lungo termine;
• ARERA integri le linee guida dei Gruppi di acquisto per promuovere anche i PPA fra le modalità di approvvigionamento di energia da FER, anche tramite aggregatori indipendenti.

(Fonte: Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana)

Ulteriori incentivi alla diffusione dei contratti PPA arriveranno dall’attuazione del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima al 2030 (PNIEC), recentemente approvato e inviato alla Commissione Europea.

Plus per le aziende

I contratti PPA hanno diversi benefici, a partire dalla capacità di rendere più accessibile alle aziende un progetto che richiede investimenti importanti fino a quella di accelerare lo sviluppo delle energie rinnovabili. In particolare, questi sono i vantaggi principali:

• Vantaggi di natura economica

Attraverso la sottoscrizione di un contratto PPA le aziende possono risparmiare sui costi per l’energia elettrica senza dover sostenere l’investimento iniziale per la costruzione di un impianto né assumersi costi o rischi per il buon funzionamento e la gestione dell'impianto nel tempo.

• Valorizzazione dell’immagine

L’azienda, favorendo l'installazione di un impianto fotovoltaico ed utilizzando energia rinnovabile e pulita per i propri consumi, rende palese e concreto il proprio impegno nel processo per la decarbonizzazione.

• Pianificazione a lungo termine

Grazie alla stabilizzazione del prezzo dell'energia per un periodo lungo, l’azienda è in grado di fare una pianificazione a lungo termine dei costi.

• Sostenibilità

Per mezzo dei contratti PPA le aziende riescono a raggiungere più velocemente gli obiettivi di sostenibilità, soprattutto in assenza di incentivi statali dedicati.

Criticità e Soluzioni

I PPA rappresentano davvero una soluzione facilmente accessibile alle aziende per intraprendere la transizione verso un effettivo risparmio economico e una maggiore sostenibilità ambientale.

La necessità di concedere l'utilizzo di una superficie di sua proprietà per l'installazione dell'impianto e di pre-determinare un prezzo dell'energia per un lungo periodo di tempo sono i due elementi che fanno nascere i maggiori dubbi in quegli imprenditori o manager che si approcciano ai PPA.

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