Stazione di Ricarica per Veicoli Elettrici

Stazione di ricarica per veicoli elettrici: come funzionano

Con l'incremento della consapevolezza ambientale e l'evoluzione delle tecnologie green, i veicoli elettrici stanno diventando sempre più popolari. Essi non solo riducono le emissioni di gas nocivi ma offrono anche un'alternativa economica al crescente costo dei combustibili fossili. In questo contesto, la stazione di ricarica per veicoli elettrici si afferma come un alleato cruciale.

Fornisce, infatti, l’energia necessaria per mantenere gli EV operativi e accessibili, garantendo così la possibilità di un trasporto sostenibile su larga scala. La presenza capillare di queste soluzioni sul territorio è fondamentale per supportare il passaggio verso una mobilità green, facilitando la transizione verso un futuro a basse emissioni di carbonio. Esploriamo, dunque, come effettivamente funzionino le stazioni di ricarica, le tipologie esistenti e i loro vantaggi.

Come funzionano le colonnine di ricarica: le principali tipologie 

Le stazioni, comunemente definite anche colonnine ricarica auto elettriche, sono dei dispositivi appositamente progettati per fornire ai veicoli elettrici l’energia necessaria per gli spostamenti. Questi dispositivi possono variare in termini di potenza e di design, ma rappresentano una soluzione sempre più diffusa e indispensabile nell’attuale panorama.

Chiaramente, è possibile distinguere tra stazioni di ricarica pubbliche e domestiche. Le prime sono situate in luoghi accessibili, come parcheggi, aree di servizio autostradali e centri commerciali e si dimostrano ideali per le necessità di ricarica urgenti durante gli spostamenti. 

Le seconde, d’altra parte, sono installate in residenze private e sono progettate per un uso frequente ma non intensivo, fornendo una potenza inferiore rispetto alle stazioni pubbliche. Questo permette di ricaricare l'auto durante la notte o in periodi prolungati di inattività a casa.

Le colonnine ricarica auto elettriche, inoltre, si differenziano anche in base alla loro modalità di funzionamento, che varia a seconda di due fattori:

  • Tipo di connettore usato per l’alimentazione;
  • Tipo d corrente impiegata, che può variare tra corrente continua (DC) o corrente alternata (AC). La prima, essenzialmente, è una tensione caratterizzata da un andamento stabile nel tempo, mentre la seconda si distingue per l’alternanza di pulsazioni positive e negative.

Nei dettagli, le stazioni in corrente alternata variano in base alle tipologie e alla velocità. Permettono una ricarica con velocità variabile, che spazia dal livello slow (lenta) a fast (rapida). 

D'altra parte, le colonnine in corrente continua offrono una capacità di ricarica superiore, da fast (veloce) a ultra-fast (ultraveloce) e, per alcuni modelli di veicoli, possono consentire anche la ricarica Hypercharger. Si tratta, in ogni caso, di una modalità più rapida rispetto a quelle in AC, perché il flusso di energia trasmesso alle batterie è continuo e stabile.

I kW necessari per una ricarica per auto 

Prima di scoprire quanti kilowatt per ricaricare auto elettrica servono, è essenziale fare una premessa: distinguere fra le diverse tipologie di modalità di ricarica esistenti

  • Modo 1 (AC). Implica la connessione del veicolo direttamente alla rete elettrica domestica utilizzando una normale presa di corrente. È uno dei metodi più semplici e diffusi per la ricarica di mezzi leggeri come scooter e biciclette. La principale limitazione, tuttavia, è l'assenza di sistemi di controllo e sicurezza avanzati, che lo rendono meno adatto per le automobili. 
  • Modo 2 (AC). In questa configurazione, la connessione tra l'auto e la rete elettrica viene mediata da una Control Box, che garantisce una connessione sicura. Questo sistema permette di utilizzare una potenza fino a 22 kW e può essere impiegato tanto in un ambiente domestico quanto in alcune stazioni pubbliche meno potenti.
  • Modo 3 (AC). È la modalità standard per le colonnine pubbliche e permette una ricarica che varia da lenta a rapida. Utilizza un’infrastruttura di ricarica avanzata, che include diversi livelli di sicurezza e la possibilità di regolare la potenza erogata.
  • Modo 4 (DC). Questa modalità impiega la corrente continua (DC) per offrire una ricarica estremamente rapida. È la scelta predominante per le stazioni di ricarica ultrarapide disponibili prevalentemente in luoghi pubblici, come aree di servizio autostradali.

La quantità di kW necessari, dunque, varia in base alla modalità scelta e al tipo di veicolo. Il Modo 1, che generalmente si limita a 2-3 kW, è adatto per ricariche di lunga durata durante la notte per mezzi leggeri. Il Modo 2 offre una maggiore flessibilità, con potenze che vanno da 3,7 kW a 22 kW, ideale sia per l'uso domestico che pubblico, con tempi di ricarica moderati. 

Per chi cerca una soluzione più veloce, il Modo 3 offre potenze da 22 kW fino a 50 kW, perfetto per gli utenti in movimento che necessitano di ricariche rapide. Infine, il Modo 4, che può superare i 150 kW, è ottimale per ridurre drasticamente i tempi di attesa durante viaggi lunghi, assicurando una ricarica veloce ed efficiente.

Come si paga alle colonnine di ricarica auto elettrica? 

Per ciò che riguarda i pagamenti alla stazione di ricarica per veicoli elettrici, esistono diverse opzioni. La modalità più classica è, naturalmente, quella con carta di credito o prepagata, che rendono il processo simile a quello di un tradizionale rifornimento di carburante.

Alcune colonnine, poi, permettono pagamenti tramite applicazioni mobile dedicate. Esse non solo facilitano le operazioni, ma offrono anche la possibilità di monitorare la ricarica in tempo reale, trovare la stazione più vicina e, in alcuni casi, prenotare un posto in anticipo.

Inoltre, alcuni fornitori di servizi offrono la possibilità di sottoscrivere abbonamenti mensili o annuali, che possono risultare economicamente vantaggiosi per gli utenti frequenti. Spesso includono tariffe preferenziali e accesso garantito a determinate stazioni o a funzioni premium.

Come si può ricaricare l'auto elettrica a casa? 

Ricaricare un'auto elettrica a casa è una modalità apprezzata da molti utenti, poiché consente di sfruttare i tempi di inattività del veicolo, come le ore notturne, per accertarsi la massima operatività al mattino.

Il primo passo da compiere, chiaramente, è quello di installare una stazione di ricarica per veicoli elettrici, comunemente chiamata wallbox domestica. Si tratta di un dispositivo che viene collegato all'impianto elettrico di casa e può variare notevolmente in termini di potenza. 

Una volta installata, la wallbox permette di collegare l'automobile tramite un cavo di ricarica specifico. La maggior parte di stazioni domestiche è dotata di funzionalità all’avanguardia, come ad esempio la programmazione del tempo di ricarica per sfruttare le tariffe più vantaggiose o la connessione a sistemi di gestione intelligente per monitorare il consumo energetico.

Quale colonnina installare a casa? Alcune indicazioni 

Per decidere quale colonnina installare nella propria abitazione occorre seguire alcune semplici linee guida, che consentono di fare una scelta ad hoc. Nei dettagli: 

  • Potenza della stazione di ricarica. La potenza delle wallbox può variare generalmente tra 3,7 kW e 22 kW. La scelta dipenderà principalmente dal tipo di veicolo che si possiede e dalla frequenza di utilizzo.
  • Compatibilità con il veicolo. Naturalmente, è cruciale accertarsi che la stazione sia compatibile con la propria automobile, poiché non tutte le wallbox sono universali.
  • Caratteristiche di sicurezza. Le wallbox più moderne includono caratteristiche di sicurezza come la protezione da sovraccarichi, cortocircuiti e variazione di tensioni. 
  • Funzionalità intelligenti. Molte stazioni domestiche offrono funzionalità avanzate, come la programmazione del timer di ricarica, il monitoraggio dell'energia via app, e l'integrazione con sistemi di automazione domestica, che ne migliorano notevolmente l’efficienza. 
  • Costi e installazione. Il prezzo di una wallbox può variare significativamente in base alla potenza e alle funzionalità. È importante considerare anche i costi di installazione.

Quanto tempo ci vuole per ricaricare una macchina elettrica a casa  

Ricaricare un'auto elettrica a casa può variare significativamente a seconda della potenza della wallbox installata. Con una stazione di 7 kW, per esempio, l’operazione può richiedere dalle 2 alle 6 ore. Inoltre, bisogna tenere conto del fatto che raramente è necessario effettuare una ricarica completa, perché spesso la batteria è solo parzialmente scarica e quindi sono sufficienti 1-2 ore per ricaricarla.

È importante notare che il tempo totale può anche dipendere dalla capacità della batteria del veicolo e dalla sua condizione attuale. Automobili con batterie di maggiore capacità naturalmente richiederanno più tempo per una ricarica completa, specialmente se la batteria è quasi o completamente scarica.

L’impiego di una stazione di ricarica per veicoli elettrici, dunque, si rivela un passaggio cruciale per supportare la transizione verso una mobilità sostenibile. Facilitare l'accesso a queste infrastrutture è fondamentale per promuovere l'adozione di soluzioni eco-compatibili e per proiettare la società verso un futuro più green.

 

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