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Incentivi CER: la suddivisione degli incentivi

Lo scorso 24 gennaio è entrato in vigore il decreto per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e l'autoconsumo diffuso annunciato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica dopo l'approvazione della Corte dei Conti e della Commissione europea.

Il decreto introduce due modalità principali per incentivare le CER: un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili per impianti realizzati nei comuni con meno di cinquemila abitanti e una tariffa incentivante per l'energia rinnovabile prodotta e condivisa dai membri delle Comunità.

Contributo a fondo perduto

Questo incentivo prevede un contributo in conto capitale proveniente dalle risorse del PNRR pari al 40% delle spese sostenute per la realizzazione di impianti FER, nei limiti delle spese ammissibili e dei seguenti costi di investimento massimi in funzione della taglia di potenza:

  • 1.500 euro/kW per impianti con potenza fino a 20 kW;
  • 1.200 euro/kW per impianti con potenza tra i 20 kW e i 200 kW;
  • 1.100 euro/kW per impianti con potenza tra i 200 kW e i 600 kW;
  • 1.050 euro/kW per impianti con potenza tra i 600 kW e i 1.000 kW.

Questa misura è valida per le sole CER i cui impianti di produzione sono situati in Comuni con meno di 5.000 abitanti

Tariffa Incentivante

La tariffa incentivante è applicata sull'energia prodotta e autoconsumata dai membri della CER, ed è riconosciuta dal GSE per 20 anni dalla data di entrata in esercizio dell'impianto FER. La tariffa varia in funzione della capacità dell'impianto, che può essere minore di 200 kWp, tra 200 e 600 kWp, o maggiore di 600 kWp, ed è costituita dalla somma di una parte fissa che dipende dalla taglia dell'impianto e da un importo variabile che cambia in base al prezzo di mercato dell'energia.

Potenza impianto Tariffa incentivante
potenza < 200 kW 80€/MWh + (0÷40€/MWh)
200 kW < potenza < 600 kW 70€/MWh + (0÷40€/MWh)
potenza > 600 kW 60€/MWh + (0÷40€/MWh)

La parte variabile oscilla tra 0 e 40€/MWh in funzione del prezzo dell'energia: più basso è il prezzo di mercato più la parte variabile si avvicinerà al massimo di 40€/MWh. 

Inoltre, per tenere in considerazione la differenza di producibilità degli impianti al Centro e Nord Italia rispetto alle regioni del Sud, sono state stabilite queste maggiorazioni: 

  • +4 €/MWh, per le regioni del centro Italia (Lazio, Marche, Toscana, Umbria, Abruzzo);
  • +10 €/MWh per le regioni del nord Italia (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d'Aosta e Veneto).

Incentivi CER: la suddivisione degli incentivi

La suddivisione degli incentivi spettanti alle Comunità Energetiche Rinnovabili è una questione che richiede molta attenzione. Stabilita dal regolamento della CER, la suddivisione deve tenere in considerazione le diverse tipologie di membri della Comunità (produttore, prosumer o consumatore), il loro profilo di consumo e lo schema di proprietà degli impianti di produzione della CER. 

Gli impianti possono infatti essere di proprietà della Comunità e finanziati in quote uguali o diverse dai membri, oppure essere in co-proprietà tra i membri, oppure essere di proprietà dei singoli membri, oppure essere messi a disposizione della Comunità da soggetti terzi (p.e. affitto, leasing, PPA).

Un buon meccanismo di ripartizione degli incentivi deve prevedere un’equa distribuzione in base ai servizi che i membri forniscono alla Comunità, che possono essere di due tipi:

  1. servizi “finanziari”, forniti da quei membri che hanno partecipato alle spese per la realizzazione e/o il finanziamento degli impianti;
  2. servizi di autoconsumo, forniti da quei membri che contribuiscono a massimizzare l’energia condivisa e quindi gli incentivi spettanti alla CER.

La ripartizione dei proventi della Comunità Energetica Rinnovabile tra i partecipanti viene poi concordata tramite accordi di diritto privato. Le opzioni per tale ripartizione sono molteplici e possono includere:

  1. La ripartizione pro utente: ogni membro della CER riceve una quota dei proventi proporzionale alla sua quota di proprietà
  2. Ripartizione basata sul consumo di energia: la distribuzione dei proventi può essere proporzionale alla quantità di energia consumata da ciascun utente.
  3. Ripartizione temporale dei consumi: i proventi possono essere distribuiti tenendo conto del momento in cui l'utente autoconsuma l’energia poiché durante le ore di picco l’energia può avere un valore diverso rispetto a quella consumata durante le ore non di picco.
  4. Altre ripartizioni che tengano conto di una combinazione degli elementi sopracitati 

Questi algoritmi e metodi di ripartizione possono essere personalizzati e adattati alle specifiche esigenze e dinamiche della comunità, garantendo una distribuzione equa e trasparente dei benefici derivanti dalla produzione di energia rinnovabile. In più si possono ad esempio premiare i membri che tendono a consumare energia durante le ore più assolate del giorno. Ancora, le comunità possono decidere di usufruire di indici come l’ISEE per ripartire i benefici della CER. 

Quale di questi meccanismi di ripartizione è il migliore?

Uno studio del Dipartimento di Energia e dell’Energy Center del Politecnico di Torino dal titolo “Energy-sharing mechanisms for energy community members under different asset ownership schemes and user demand profiles” ha rivelato che i vantaggi di ciascun meccanismo variano a seconda del profilo del membro della CER (consumi energetici, sincronizzazione tra consumi e produzione e proprietà degli impianti). 

In conclusione, la scelta del giusto meccanismo di distribuzione degli incentivi dipende dalla composizione e dagli obiettivi della CER. Data l’elevata quantità di variabili in gioco e la loro variabilità nel tempo a seconda dell’ingresso e dell’uscita dei membri nonché delle diverse finalità di ogni singola CER, per garantire la più equa ripartizione degli incentivi è importante affidare la gestione della Comunità a società in grado di elaborare algoritmi complessi ed impiegarli in specifici software gestionali che velocizzano i calcoli e la rendicontazione.

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